Forever Identity, la startup italiana dei Digital Doubles (gemelli digitali)

Con i digital doubles tutti noi potremo essere un giorno ‘immortali’. Una startup italo-americana sta già lavorando su questa complessa tecnologia che ha già applicazioni nell’education, knowledge sharing, entertainement

Pubblicato il 05 Nov 2019

Il desiderio di immortalità accompagna l’uomo da sempre, ha ispirato religioni, letteratura, cinema, e anche ricerca scientifica (si pensi al tema clonazione) e sviluppo tecnologico. Quest’ultimo sembra essere piuttosto vicino all’obiettivo e tra le più interessanti espressioni di tali avanzamenti ci sono i Digital Doubles: sono i nostri gemelli digitali, una perfetta copia di noi resa possibile dalla combinazione di diverse tecnologie digitali. In uno scenario futuristico, i Digital Doubles ci daranno l’immortalità riproducendo non solo fedelmente tutte le nostre caratteristiche fisiche, ma anche la nostra mente, la nostra coscienza, in breve saranno il backup totale della nostra identità, fisica e mentale.

Al momento sul backup della mente siamo ancora lontani, posto che, come spiega anche Byron Reese nel libro The Fourth Age: Smart Robots, Conscious Computers and the Future of Humanity”, non abbiamo ancora completamente capito come funziona il cervello, cos’è la mente, cos’è la coscienza, figurarsi quindi farne un backup.

Ma sul piano della creazione di un gemello digitale del nostro corpo ci siamo, è qualcosa che già si può fare allo stato dell’arte e se ne stanno scoprendo le potenzialità applicative. Basti pensare che esiste il concorso di Xprize “Anywhere is possible” (promosso dalla XPrize Foundation, no-profit che lancia concorsi milionari per trovare soluzioni e tecnologie ad altissimo impatto), che mette a disposizione un premio da 10 milioni di dollari per lo sviluppo di un Avatar System in grado di fungere da ‘teletrasporto’, ovvero creare e portare in un altro luogo in tempo reale l’avatar di una persona completo della sua esperienza sensoriale, la capacità di agire e la sua presenza.

Si tratta di tecnologie deep-tech, molto complesse e in cui le startup non abbondano, ma abbiamo alcuni esempi anche in Italia: abbiamo parlato recentemente dell’italiana Igoodi, che ha sviluppato addirittura una ‘capsula’ che crea avatar digitali e pensa ad applicazioni in diversi campi come l’industria 4.0 o la salute.

Oggi parliamo di Forever Identity, una società creata a cavallo tra Trieste (Area Science Park) e Stati Uniti, dove è stata legalmente fondata da due imprenditori visionari, Fabrizio Gramuglio e Giorgio Manfredi, con un importante progetto a lungo termine per la società, quello di offrire soluzioni tecnologiche per creare, conservare e preservare la vostra identità, biografia, memoria, personalità e aspetti fisici; e permettere poi l’interazione con le generazioni future. Insomma, l’immortalità?

“Noi, come Igoodi stiamo cercando di costruire un modo per rappresentare il piu’ accuratamente possibile l’essere umano con tecnologie digitali, – spiega Fabrizio Gramuglio – Lo facciamo attraverso 6 diverse aree: quella fisica, dall’aspetto fisico al modo di camminare (per esempio), cioè le componenti che rendono una persona riconoscibile; la parte di relazione con l’ambiente, cioè la capacità di ricevere, elaborare e produrre stimoli (i.e: voce, tocco, etc.); la parte di dialogo, dalla capacità di gestire un dialogo, fino all’utilizzo di espressioni gergali (ontologie); la parte emozionale, la capacità della persona di esplorare l’intera gamma delle emozioni, la loro rappresentazione e il comportamento; la parte decisionale e di conoscenza, ovvero la capacità di prendere decisioni basandosi sulla parte razionale (AI), la componente emotiva (Emotional Reasoning ed Empatia artificiale) e le componenti etiche e morali; la parte relazionale, ovvero quello che chiamiamo level-of-Intimacy, la capacità di produrre una diversa risposta in base all’interlocutore (sia emotivo che contenuto). Il primo livello è in comune con Igoodi, noi aggiungiamo elementi di movimento (animazioni realizzate intorno all’utente) per aumentare il senso di verosimiglianza, mentre gli altri 5 mancano in Igoodi, e servono a rendere i nostri Digital Doubles indipendenti”.

Forever Identity combina intelligenza artificiale, aspetti legati alla sfera decisionale, etica e morale, esperti di semantica e ontologia. “Lo sviluppo tecnologico, dopo anni di impegno ed investimenti, si può considerare pressoché finito (almeno per un primo livello di rappresentazione), quello commerciale comincerà molto presto attraverso l’utilizzo di testimonials. Inoltre, ora ci sposteremo molto sullo sviluppo della parte ‘fisica’ integrando la tecnologia con i robot per offrire dei Digital Doubles completi, non piu’ esclusivamente digital ma fisici. Sotto questi aspetti, e per tornare su Igoodi, non li consideriamo dei competitor: loro possono essere dei partner perfetti per noi, noi possiamo dare vita ed emozioni ai loro digital-doubles, e loro possono aiutarci a creare una linea di prodotto piu’ orientata agli end-user.” sottolinea Gramuglio.

La sinergia tra Digital Doubles e robotica non è solo ‘logica’, ma tra le più interessanti da un punto di vista applicativo: molti avranno sentito nominare il robot androide Erica, cronista della TV giapponese. E in questi giorni la startup russa Promobot ha presentato Robo-C, il primo androide al mondo, con sembianze umane ( e che può essere fatto assomigliare a chiunque) destinato al lavoro: fornito di un sistema di intelligenza artificiale che ha più di 100.000 moduli vocali, può eseguire attività come rispondere alle domande dei clienti in uffici, aeroporti, banche e musei, può accettare pagamenti.

Attualmente Forever Identity ha trovato applicazione nel settore education (soprattutto per la parte di Resurrezione Digitale, portando Dante Alighieri ed un Alieno nelle scuole), nel supporto a comunità isolate con International Space Medicine Consortium per il supporto medico e psicologico, e ora sta per affrontare affrontando il mondo dell’entertainment.

” I principali vantaggi della nostra tecnologia per le persone e la società noi li vediamo attualmente soprattutto nel settore educazione e nel knowledge sharing, immaginiamo la nuova Wikipedia interattiva, dove potremmo parlare direttamente con i nostri autori preferiti. Ed in ogni altro campo che preveda l’utilizzo della conoscenza per elevare la qualità della vita di una persona. – spiega Gramuglio – Noi crediamo fermamente che l’accesso alla conoscenza debba essere semplice, universale e privo di barriere, e che il modo in cui le informazioni vengono distribuite debba essere uno-ad-uno, customizzata intorno all’utente. E questo è possibile appunto attraverso l’utilizzo di Intelligenza ed Empatia artificiale”.

Che tipo di questioni etiche pone la vostra soluzione? Ed esiste un reale bisogno di ‘vivere per sempre’ in forma digitale?
“Esiste sicuramente un problema etico, nel momento in cui permettiamo ad un algoritmo di decidere una risposta, TAY di Microsoft è stato un ottimo esempio. (Tay è un chatbot utilizzato da Microsoft aluni anni fa e andato prematuramente in pensione perché accusato di rispondere in modo ‘razzista’, ndr.).
Ma è un problema che va risolto, perché sono convinto che parte della nostra conoscenza, del nostro modo di pensare, di come abbiamo creato e risolto problemi sia assolutamente da conservare e da distribuire”.

Forever Identity ha tra i suoi investitori l’Area Science Park di Trieste e l’International Space Medicine Consortium, ma proprio in queste settimane sta discutendo con nuovi investitori.

(Cover image credits: Neptali Cisneros)

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