Startup a impatto sociale, GoBeyond premia Adam’s Hand e Corax

Pubblicato il 11 Dic 2019

Adams’hand, la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, e Corax, dispositivo smart per prevenire le infezioni nei bambini ustionati: sono le due startup che hanno vinto la terza edizione di GoBeyond, la call for ideas per startup a impatto sociale promossa da SisalPay insieme a CVC Capital Partners, nelle due categorie rispettivamente ‘Servizi innovativi per la persona’ e ‘Innovazione per il sociale’.

Le due società ottengono un grant di 20 mila euro e un programma di supporto di advisory, mentorship, formazione e accelerazione insieme a uno dei partner.

“GoBeyond rispecchia i valori di SisalPay, da sempre votata all’innovazione e all’attenzione per migliorare e semplificare la vita delle persone.” – Ha commentato durante l’evento Carlo Garuccio, Head of Strategy di Sisal – “In SisalPay l’innovazione ha abbracciato l’open innovation, che rappresenta una vera e propria leva di business. Questo significa aprirsi verso l’esterno, monitorare il mercato, valorizzare la contaminazione, nonché investire in talento e innovazione come abbiamo fatto concretamente con EasyCassa e myCicero. Oltre ad investimenti e collaborazioni con le startup, ne abbiamo creata una interna dedicata al digital payment. GoBeyond è parte di questa strategia, condivisa insieme a partner autorevoli, in un’ottica di give-back: valorizzare e accelerare il talento, trasformando l’idea in progetto concreto, per regalare al futuro le idee e le soluzioni migliori”.

La call for ideas ha raccolto candidaure dal 24 giugno 2019 al 31 ottobre 2019; nei cinque mesi, sono state raccolte più di 120 idee da giovani e meno giovani di tutta Italia, grazie anche al GoBeyond tour, nato per promuovere la call, che ha toccato 5 tappe coinvolgendo 500 studenti, grazie alla presenza a DigithON e Heroes, e di workshop nelle Università di Bari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e La Sapienza di Roma.

La Giuria ha esaminato e valutato ciascun aspetto dei progetti presentati, assegnando un punteggio per ciascuno dei parametri individuati: innovazione, utilità, fattibilità e scalabilità. La Commissione si è riunita per condividere il giudizio su ciascun progetto e assegnare un punteggio collegiale, decretando il podio e dunque i vincitori:

Servizi innovativi per la persona, classifica:

  1. Adams’hand, la prima protesi bionica al mondo completamente adattiva
  2. Jobobo, un market place innovativo per una perfetta integrazione lavorativa
  3. Crypto, una piattaforma per rendere le criptovalute accessibile a tutti

Innovazione per il sociale, classifica:

  1. Corax, un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati
  2. Nando, un cestino in grado di riconoscere, smistare e compattare tutti i rifiuti
  3. Busrapido, una app sulla selezione che consente di scegliere la migliore azienda per il proprio viaggio

La Giuria ha inoltre identificato l’idea con la migliore comunicazione, Pcup – il bicchiere intelligente da sostituire al monouso e col quale è possibile pagare il drink; e la miglior idea proveniente da un’università, Jam – la piattaforma di co-working presso i ristoranti nei momenti in cui sono vuoti.

Le startup vincitrici

Adams’hand

La prima protesi bionica al mondo completamente adattiva, brevettata in Italia e in fase di brevetto in Europa, USA, Cina e India. L’aspetto innovativo e distintivo rispetto agli altri competitor di Adam’s Hand è rappresentato dal controllo estremamente semplice e intuitivo del dispositivo; infatti, l’utente può interagire con la protesi semplicemente contraendo i muscoli flessori (mano chiusa) o estensori (mano aperta) dell’avambraccio. 

Corax

Corax, una realtà imprenditoriale che sviluppa dispositivi biomedici appropriati a contesti poveri di risorse. In particolare, Corax Lifebox è un dispositivo per prevenire le infezioni nei bambini ustionati. Ogni giorno, nei paesi a basso-medio reddito, si registrano oltre 20.000 bambini con meno di 5 anni affetti da ustioni e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) l’ha definita una “crisi sanitaria silenziosa”. I problemi in questi contesti sono molteplici: trasporto, infrastrutture, antibiotici, bendaggi e personale. Corax Lifebox risolve queste problematiche creando un microambiente asettico e termoregolato, permettendo il trattamento aperto e riducendo il rischio di setticemia, dolore e costi del trattamento. Al link il video di presentazione.

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