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Startup city, perchè sono importanti e attraggono talenti

Il futuro è urbano, ne parla Giacomo Biraghi

Pubblicato il 11 Ott 2016

Startup city: quando si parla di ecosistemi startup nel mondo a essere citate sono appunto le città. Anche attraverso il nostro sito abbiamo avuto modo di parlare di Berlino, Lisbona, Amsterdam, Barcellona, Seoul, Singapore, recentemente di Copenhagen, e molti altri. Vi sono numerosi report che mettono a confronto le migliori città del mondo, sulla base di qualità della vita, prospettive economiche, ambiente. Ciò che emerge è che aumenta l’importanza che le città oggi assumono sia rispetto ai propri Stati di riferimento, ne abbiamo parlato nell’articolo Città – Stato del nuovo millennio, sia sotto forma di competizione tra di loro. Competizione che si consuma nelle gare ad attirare talenti, startup, aziende, ma anche grandi eventi internazionali come Expo, Mondiali di calcio, Olimpiadi, grandi conferenze internazionali.

Le città sono anche lo scenario di riferimento di importanti trasformazioni technology driven (si pensi ai temi della smart city, della mobilità, dell’IoT) che guidano anche la creazione di nuova impresa.

Perché oggi le città stanno assumendo questa nuova dimensione? Emil Abirascid lo ha chiesto a Giacomo Biraghi, comunicatore, esperto internazionale in politiche di sviluppo urbano. Biraghi è anche fondatore dell’associazione Secolo Urbano, è stato ì il Digital and Media PR di Expo2015 e l’organizzatore dei Tavoli Tematici Expo.

Un breve, ma efficace contributo in cui si spiega come alla base di tale tendenza ci sia “un’inversione dell’onere della prova” (così la chiama Biraghi) nelle strategie e politiche per lo sviluppo urbano a cominciare dal 2000.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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