Wine economy, nuovo round per Tannico, 2,5 mln €

Pubblicato il 11 Apr 2018

E’ un momento buono per le startup italiane del vino.  Dopo la exit dei giorni scorsi di Svinando,  adesso è il turno di Tannico, scaleup italiana della wine economy, che ha chiuso un nuovo investimento per 2,5 milioni di euro. In totale la società ha raccolto capitali per 8 milioni.

Il nuovo round è stato guidato da Nuo Capital – holding di investimento della famiglia di Hong Kong PAO – Cheng che ha da poco investito anche in Artemest – , con la partecipazione di investitori esistenti, tra cui ci sono Matteo de Brabant (fondatore di Jakala), Maurizio di Robilant (fondatore della omonima agenzia di comunicazione) e Stefano Saccardi, manager di Campari. Insieme al finanziamento, Tommaso Paoli, CEO di Nuo Capital, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Tannico.

La società utilizzerà i fondi per lanciare la piattaforma dedicata al B2B Horeca (Tannico.biz), far progredire i suoi progetti retail tra cui l’apertura del WineBar Tannico a Milano, continuare a sviluppare l’e-commerce Tannico.it e potenzialmente espandersi in Asia.

Guidato da Marco Magnocavallo, co-fondatore e CEO, Tannico è  l’enoteca online più grande d’Italia con oltre 10.000 etichette da 2.000 produttori emergenti e affermati e un magazzino da 50mila bottiglie accuratamente conservate.

Tannico è la startup che fattura di più in Italia con ricavi per 6.815 milioni di euro ed è anche tra le società del food che hanno ricevuto maggiori investimenti (fonte Osservatori Startup Hi-Tech). Commercializza anche in Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Germania, Francia, Belgio, Austria e persino negli Stati Uniti. Ma c’è di più, perchè oggi Tannico è anche diventato un abilitatore della trasformazione digitale di una filiera arrugginita ma consolidata come quella del vino,  attraverso il servizio di Tannico Intelligence, il big data del mondo del vino, e WinePlatform un’app per gestire le vendite dirette, quelle che si fanno in cantina.

Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp, che ha raccontato la storia di Tannico nel volume The Italian book of Innovation (pubblicato da Rizzoli), che è anche possibile leggere qui.

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