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Nuovo closing per Mamazen a 6,3 milioni di euro

La holding IH1 che affianca lo startup studio torinese riceve supporto da otto nuovi investitori e punta ora a una raccolta complessiva da 10 milioni di euro

Pubblicato il 15 Apr 2024

Il team di Mamazen

La holding IH1 dello startup studio Mamazen accoglie otto nuovi membri tra esperti finanziari, industriali e dell’innovazione digitale. Crescere il business della realtà torinese che da dicembre a oggi passa da 5 a 6,3 milioni di euro finanziamento a supporto delle proprie startup (+1,3 milioni di euro in tre mesi). Si avvicina sempre di più e più in fretta l’obiettivo finale di 7 milioni di euro di raccolto, e non solo: in considerazione dei risultati ottenuti Mamazen ha deciso di puntare ancora più in alto verso un cap di 10 milioni di euro.

I nuovi soci che sono entrati a far parte di IH1, la holding che affianca lo startup studio, provengono dal comparto industriale come Andrea Cavagnis e Giovanni Battista Segato di Idea Cinquanta, società che annovera un team di esperti nella gestione di aziende, nel management consulting e nell’investment banking. Roberto Enrietti dalla pluriennale esperienza maturata nel mondo produttivo, oggi investitore in private equity con particolare interesse per le startup. Entra in IH1 anche Lubian Stefano professionista del comparto siderurgico che ha fondato Commit Siderurgica, che dal 2024 ha deciso di entrare nel mondo dei venture capital, e Marco Fongaro, responsabile di stabilimento da 19 anni presso la stessa azienda. Dall’expertise finanziaria e sociale gli ingressi di Corrado Ferretti, commercialista e investitore orientato alle iniziative nei capitali responsabili capaci di generare valore attraverso innovazioni di prodotto, servizio e processo in mercati tipicamente dal settore pubblico o non-profit, e Giulio di Blasi, esperto di social impact e migrazioni a livello globale, che al momento ricopre la posizione di vice president del Refugee Hub Canada in cui collabora con governi e investitori in 20 Paesi per strutturare programmi innovativi di supporto e assistenza ai rifugiati. Sale a bordo del progetto anche Valeria Panini, fondatrice e AD del Centro Medico Fisio&lab di Torino e membro del Club degli Investitori, business angel e advisor con interesse per i settori impact, tech e wellbeing.

“Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti sino ad oggi – dice in una nota Farhad Alessandro Mohammadi, CEO e co-fondatore di Mamazen – e ci riempie di orgoglio pensare che professionisti di tale calibro credano nel progetto. L’attività dello startup studio si basa sul dual entity model, che separa e rende indipendenti holding e studio accrescendo il fattore di de-risking, e questo ci rende certamente più attrattivi e competitivi sul mercato. Stiamo raggiungendo il nostro obiettivo ad una velocità inaspettata, e negli ultimi tre mesi abbiamo già ottenuto 1,3 milioni di euro e il nuovo capitale ci permette di supportare al meglio le nostre startup”.

Le startup di Mamazen

Continuano a crescere anche le imprese di Mamazen, tra cui Pelomatto (nata 11 mesi fa) – che gestisce su servizio di toelettatura per animali a domicilio nelle città di Torino, Monza e Milano, che ha incrementato il fatturato da 6mila a 8mila euro tra febbraio e marzo, passando a un annual recurring revenue di quasi 100mila euro. Anche Deeva con i suoi parrucchieri a domicilio registra un incremento di appuntamenti del +58% su febbraio, con un annual recurring revenue di 156mila euro. Importante traguardo di fatturato mensile è stato raggiunto da Morsy, startup che si occupa della consegna di pasti sul luogo di lavoro con 125mila euro a marzo. Inoltre, ogni impresa lanciata da Mamazen ha concluso un seed-round nei primi mesi di attività.

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