editoriale

La geografia degli eventi tech e il caso Cosgrave

Il settore delle conferenze tech startup è in evoluzione, si punta verso l’internazionalizzazione, il futuro degli eventi più piccoli e il caso del fondatore di WebSummit

Pubblicato il 23 Ott 2023

Gli eventi tech startup sono sempre più numerosi e distribuiti sia a livello geografico sia temporale occupando quasi interamente il calendario ogni anno. In questi giorni si sono susseguite alcune notizie che fanno prevedere una piccola rivoluzione.

Negli anni le conferenze tech startup sono state un punto di riferimento per lo sviluppo degli ecosistemi sia a livello nazionale sia internazionale, ciò soprattutto in Europa dove esiste ancora una eccessiva frammentazione tra gli ecosistemi e se si desidera costruire un network internazionale le conferenze sono la occasione giusta. Ci sono quelle più grandi, quelle più intime, quelle organizzate pensando anche a coinvolgere le città che le ospitano, restiamo però su quelle che sono internazionali quindi interamente in lingua inglese, che sono indipendenti e quindi non sono pensate per essere eventi di marketing di qualche azienda o organizzazione, di solito queste conferenze richiedono l’acquisto di un biglietto cosa che ne garantisce una certa indipendenza.

La pandemia ha per un paio d’anni fermato l’evoluzione di questo settore che però è oggi tornato a correre anche più di prima facendo leva sulla forte esigenza delle persone, degli imprenditori, degli investitori, dei professionisti di volersi incontrare per sviluppare relazioni e business.

Ora siamo a una svolta, ci sono diverse novità che potrebbero dare una nuova fisionomia al settore, la maggior parte di esse derivano dal desiderio di sviluppare il business da parte di chi questi eventi li organizza, ma ci sono anche situazioni che sfuggono alle pure logiche di business.

Scandali e business

Qualcuno ricorderà nel 2016 lo scandalo della Noah conference che portò all’evento un gruppo di escort, fu un piccolo scandalo che ebbe un certo riverbero mediatico ma non grandi conseguenze strutturali per il settore, tanto che la conferenza continua a tenersi e quest’anno è in programma a metà dicembre a Zurigo. Ciò che invece è accaduto negli ultimi giorni a WebSummit, considerata la corazzata degli eventi che, nata a Dublino si è evoluta con il grande appuntamento di Lisbona capace di attrarre 70mila persone, è cresciuta con anche una serie di altri eventi a Rio de Janeiro, Toronto (dove si chiama Collision), Hong Kong (RISE) e Doha, è un caso di diversa natura che però si innesta in un momento che vede l’intero settore in fibrillazione. Il fondatore e CEO di WebSummit, Paddy Cosgrave ha avuto desiderio di esprimere le sue posizioni in relazione agli accadimenti che dall’inizio di ottobre segnano le cronache provenienti dal Medio Oriente, tali posizioni sono state fortemente criticate con la conseguenza che speaker e sponsor dell’evento, il cui inizio dell’edizione di quest’anno è in programma il 13 novembre, hanno annunciato la loro intenzione di ritirare la loro partecipazione e il loro supporto. Come conseguenza il CEO, che è anche il principale azionista dell’organizzazione, ha annunciato le sue dimissioni enfatizzando come la situazione si sia aggravata pesantemente e come lo stesso futuro di WebSummit sia ora a rischio. Staremo a vedere come evolverà anche perché l’evento è legato a doppio filo con il suo fondatore e di conseguenza con la sua reputazione e quindi ogni scenario è possibile (aggiornamento: il 30 ottobre 2023 WebSummit ha nominato nuovo CEO Katherine Maher)

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Se il caso di WebSummit è un caso generato da ragioni che non sono legate alle strategie di business, diversamente accade con gli altri eventi che sono, in molti casi, impegnati in nuove strategie di crescita e di sviluppo, ciò vale per quelli più grandi e strutturati come per esempio il Gitex Global di Dubai che dopo avere annunciato, lo scorso anno, la nascita dell’edizione Gitex Africa che si è svolta per la prima volta nel maggio di quest’anno a Marrakesh, quest’anno ha reso noto di avere siglato un importante accordo con la fiera di Berlino per organizzare Gitex Europa a maggio del 2025 nella capitale tedesca, mossa che giunge a valle di una crescita esponenziale dell’evento di Dubai che da quest’anno si svolge in due diverse location, per dare maggiore spazio alle startup di tutto il mondo ha infatti separato la manifestazione denominata North Star, divenuta Expand North Star, e che ha contato oltre 180mila partecipanti attestandosi come l’appuntamento del settore dimensionalmente più grande. In questa fascia dimensionale si trovano anche altre conferenze come il già citato WebSummit, il notissimo CES di Las Vegas che ha raccolto l’eredità di quello che fu il Comdex (capostipite degli eventi tech internazionali che si svolgeva, negli anni più intensi, nell’edizione autunnale a Las Vegas e primaverile ad Atlanta, nel corso della sua storia fu organizzato anche a New York, Chicago, Amsterdam, Gotheborg, San Paolo, Atene, Basilea), e il Viva Tech di Parigi diventato in pochi anni uno degli appuntamenti più dinamici in Europa.

Espansione internazionale

Ci sono poi gli eventi che magari sono più contenuti a livello di dimensione ma altrettanto interessanti e desiderosi di crescere. Tra questi ViennaUp che ha raccolto l’eredità di quello che fu Pioneers Festival e che negli ultimi tre anni è cresciuto in modo considerevole soprattutto a livello di qualità dei contenuti e che ha come caratteristica quella di raccogliere sotto un unico cappello eventi che si svolgono in tutta la città con un punto di ritrovo al centro di Karlsplatz che fa da perno per la community decisamente internazionale. TechBBQ a Copenhagen è anche protagonista di una storia di evoluzione interessante che l’ha vista crescere e dall’edizione 2022 spostarsi in una nuova location, una vecchia fabbrica di locomotive, per ospitare il crescente numero di espositori e partecipanti, TechBBQ ha anche organizzato un evento a Sapporo in Giappone all’inizio del 2023. Altro evento diventato appuntamento imperdibile è Slush che si caratterizza per l’ardire di richiamare espositori e partecipanti a Helsinki in un periodo che di solito è a cavallo tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre dimostrando come il ‘fattore climatico’ non è sempre determinante e che ha creato il modello Slush’d per realizzare eventi locali in diverse città: da Aarhus a Wellington, da Liverpool a Trondheim, da Heilbronn a Leuven (Slush aveva anche tentato un’avventura a Tokyo ma senza grande successo, dove invece quest’anno ha debuttato City Tech Tokyo organizzato dal governo metropolitano). Sempre restando nella zona dei Paesi nordici e baltici ci sono i casi di TechChill che ha una storia decennale con il suo evento a Riga e che dal 2022 ha esplorato anche l’espansione a Milano con TechChill Milano che nel 2023 si è svolto per la sua seconda edizione con anche un’appendice a Bologna, e poi Latitude59 che nasce e cresce a Tallin e che dal 2023 si espande anche a Nairobi, altri casi di eventi tech startup che si espandono internazionalmente sono quelli di South Summit che al tradizionale evento di Madrid ha affiancato quello di Porto Alegre e di Arctic15 con appuntamenti a Helsinki, Stoccolma, Tampere. Volendo guardare fuori dall’Europa significativa anche l’espansione di SXSW l’evento tech-artistico che si svolge ad Austin e che da quest’anno ha inaugurato anche un’edizione a Sydney. Ci sono poi anche casi in cui eventi si supportano a vicenda, magari organizzando side event a reciproco supporto dell’evento principale.

Uno scenario quindi in evoluzione e alla costante ricerca di nuove strade di sviluppo, uno scenario che possiamo definire fitto come mostra il sempre aggiornato calendario di Black Unicorn (che elenca tutti gli eventi che avvengono in Europa anche se inserisce anche alcuni che non sono, come detto sopra, pienamente internazionali e indipendenti) e come ha di recente sottolineato anche il fondatore di Pirate Summit Manuel Koelman il quale ha annunciato che l’evento che si svolge tradizionalmente a Colonia è giunto nel 2023 alla sua ultima edizione. Scelta determinata da due fattori: il calendario sempre più fitto che costringe le persone non a scegliere a quale evento andare ma a quali non andare e, come conseguenza, l’aspetto dimensionale e di formato che tende a creare il rischio sempre più evidente che gli eventi più grandi, più strutturati, più economicamente forti prevalgano a scapito di quelli più piccoli ma anche più particolari e unici nel loro modello di proposizione come appunto era il caso di Pirate Summit o come sono quelli di Bits and Pretzel che si svolge a Monaco durante l’Oktoberfest, la Innovation Week islandese, lo sTARTUp Day di Tartu, Podim a Maribor, Startup Olè a Salamanca, Start Summit di San Gallo e numerosi altri. (foto Vattan Blog)

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