L’età giusta per fare startup

Esiste una giusta età per fare start up? Sembra che la Silicon Valley propenda per i giovani, ma dati alla mano ecco cosa emerge in US e in Italia

Pubblicato il 11 Nov 2016

20150410202145-silicon-valley-hbo
Esiste una “giusta” età per fare startup? La parola startup richiama tipicamente alla mente un faccia da nerd sbarbata, canonici sandali e felpa, aria assente.  Anche perché esiste una Silicon Valley che preferisce investire in questo tipo di founder,  una questione da tempo dibattuta. 

Ma è proprio vero che per fare startup bisogna essere giovani? Allargando l’orizzonte dalle tech company alle grandi imprese di ogni settore, le cose cambiano un po’.

Il sito Funders and Founders, che abbiamo già citato in altre occasioni per le sue bellissime infografiche, ne ha realizzato anche una interattiva che riporta i 100 più importanti imprenditori al mondo basata sulla lista Forbes delle 2ooo aziende più grandi al mondo, dalla quale emerge che la fascia d’età che conta più imprenditori di grande successo è quella tra i 35 – 39 anni.

(per realizzare l’infografica sono state volutamente escluse le big company che sono state ereditate e quelle che hanno avuto un coinvolgimento statale molto forte).

Fanno parte di questa fascia di età Gordon Moore – Intel, Amancio Ortega – Zara, Reid Hoffman – Linkedin, Masaru Ibuka – Sony, Min Kao – Garmin, Marc Benioff – Salesforce, William Boeing – Boeing, e diversi altri.

Anche la fascia 30-34 anni però è abbastanza nutrita e comprende personaggi come Jeff Bezos – Amazon, Larry Ellison – Oracle, Leonard Bosack – Cisco, Robin Li – Baidu; altrettanto per la fascia immediatamente successiva quella tra i 40 e 44 anni che conta tra gli altri; Asa Candler – Coca Cola, Henry Ford – Ford, Robert Noyce – Intel, Jim Kimsey – Aol.

La fascia di età tra i 25-29 anni è quella dei fondatori di Google Brin e Page, di Steve Wozniak – Apple, Pierre Omidyar – eBay, Dee Hock – Visa.

Bill Gates e Steve Jobs, ma anche Walt Disney avevano circa 20 quando hanno avviato la propria startup;  Zuckerberg aveva 19 anni e nel 2007 in un discorso a Stanford ha affermato che “i giovani sono semplicemente più intelligenti”.

Ma anche andando verso la mezza età troviamo esempi notevoli: Tony Ryan – Ryanair aveva 49 anni quando ha fondato l’innovativa compagnia aerea, così come Thomas Edison – General Electrics, o Marcus Goldman – Goldman Sachs; oltre i 50 era già Estée Lauder dell’omonima ditta, o Gordon Bowker di Starbucks; e ben 61 anni avevano il fondatore di Bank of America, Amedeo Giannini e Charles Flint, IBM.

Tutto questo ci dice sopratutto una cosa: non c’è un’età più giusta di un’altra, o forse non è l’età anagrafica che incide, quanto la giovinezza interiore (nel senso di intraprendenza, audacia, spirito di sacrificio, ambizione, creatività, vivacità intellettuale, spirito disruptive) e naturalmente “il genio” imprenditoriale. Il successo di un’azienda non è legato a una cifra anagrafica.

Qui di seguito un’immagine statica dell’infografica, ma vi suggeriamo di cliccarla per andare alla pagina originale in cui l’infografica è appunto interattiva.

schermata-2016-11-10-alle-22-11-18

Questo lavoro conferma quello che già nel 2014 era emerso da una ricerca (limitata agli USA) della Harvard Business Review che andava nella stessa direzione, cioè alla ricerca della età “giusta” per fare startup e che arrivava alle stesse conclusioni, e cioè che per quanto la maggior parte degli unicorni siano stati fondati da imprenditori 30-34 anni e 20-24 anni, anche le altre fasce di età sono molto bene rappresentate.

La stessa ricerca evidenzia un altro fatto, forse più interessante: i Ceo e Presidenti delle società milionarie sono spesso più “vecchi” dei loro fondatori, e non è un caso. Questo significa che a un certo punto, in genere quando si comincia a scalare seriamente, elementi come l’esperienza della persona riacquista importanza e anche startup fondate da outstanding founders hanno bisogno della guida esperta di dirigenti più anziani, che hanno maturato sul campo le proprie competenze. Un esempio che possiamo citare è la chiamata alle armi da parte di Google a Eric Schmidt nel 2001.

E in Italia qual è l’età per fare start up?

Una ricerca del 2015 condotta da Italia Startup ha evidenziato che lo startupper italiano ha nel 66% dei casi un’età compresa fra i 30 e i 49 anni, gli under 30 e gli over 50 numericamente tendono ad equivalersi (rispettivamente 15,2% e 14,4% dei rispondenti).

WHITEPAPER
Password e sicurezza: come creare parole-chiave inviolabili ma facili da ricordare
Privacy/Compliance
Disaster recovery

Questa caratteristica mette in luce l’esistenza di un periodo nel quale l’imprenditore è stato per anni impegnato a livello professionale o negli studi prima di creare un’impresa innovativa. Sotto il profilo della formazione accademica, si scopre che il 33,5% dei nuovi imprenditori ha concluso un lungo percorso di studi con una laurea di secondo livello. Il 32,9% ha conseguito un master ed è presente anche una nicchia di PhD (5,2% dei founder), un aspetto fortemente differenziante rispetto allo stereotipo che vorrebbe lo startupper molto giovane, certamente con lumi di genialità, ma senza esperienze.

La conclusione è che è sempre un buon momento per fondare la startup se hai una forte motivazione e un grande progetto, non potrà essere certo l’età a frenarti.

Qui di seguito un’altra bella infografica di StartupBros che traccia l’identikit dell’imprenditore di successo, potresti riconoscerti in molti dei suoi tratti!

what-makes-a-successful-entrepreneur-infographic_mini

DIGITAL360 AWARDS
Candida il tuo progetto e diventa promotore della trasformazione digitale!
Open Innovation
Startup

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Link