Realtà virtuale, come la porta nel business la startup Eyecad VR

Pubblicato il 12 Lug 2017

La realtà virtuale da alcuni anni costituisce una di quelle tecnologie promettenti, ‘uno dei trend’, l’hi-tech su cui puntare. Ma di fatto il vero e proprio boom deve ancora arrivare. I motivi sono diversi: prezzi dei dispositivi troppo alti, tecnologia che deve ancora migliorare, killer application che ancora mancano. I settori in cui la realtà virtuale può esprimere grande potenziale sono diversi e vanno ben al di là del gaming (che peraltro è probabilmente l’ambito più discutibile per il tipo di esperienza ‘isolante’ in cui precipita l’utente): sono la sanità, in particolare la chirurgia e la riabilitazione; il retail; l’industria 4.0; la ricerca; la formazione; il cinema; lo sport; i media; l’immobiliare. E il design, l’ingegneria, l’architettura.

In questi ultimi settori cominciano a proporre soluzioni anche startup italiane. Per esempio Eyecad VR, che potrebbe essere una killer application per il settore.

Eyecad VR è una startup catanese nata dall’intuizione di Stefano Bosco, studente di architettura appassionato di informatica e oggi CEO dell’azienda e attualmente conta un team di 7 persone a tempo pieno

Pensata per i professionisti dell’arredamento d’interni come architetti, designer, ingegneri, professionisti del settore immobiliare, costruttori,  consiste in un sistema di realtà virtuale  che permette di visualizzare in 3D e realisticamente l’ambiente che stanno realizzando. La soluzione permette di scegliere in tempo reale una serie di combinazioni di mobili, materiali, pareti, pavimenti, visualizzando a 360 gradi lo scenario della progettazione. Il vantaggio principale è di poter modificare o personalizzare un ambiente prima della sua realizzazione o ristrutturazione in tutta autonomia, senza il supporto di un programmatore esperto.

La percezione spaziale è di alta qualità, il software compatibile con i visori HTC VIVE o OCULUS RIFT (tra i migliori del mercato) e non è necessario attendere l’elaborazione delle immagini, dato che un motore grafico la effettua all’istante offrendo quindi l’esperienza di un rendering che si trasforma in real time. Inoltre, grazie all’eco-sistema Eyecad VR dove il software per PC desktop interagisce con una mobile APP (eyecad VR) e il Cloud, clienti e progettisti possono esplorare gli ambienti anche lavorando a distanza, tramite uno smartphone e un cardboard economico in scene immersive generate dal software con un semplice click.

Tramite l’app manager presente sul software, è infatti possibile gestire e caricare i progetti interattivi direttamente su cloud e condividerli direttamente con i clienti, in realtà virtuale interattiva, che permette loro di esplorare come se fossero all’interno di un ambiente e di modificare in tempo reale.

La soluzione è facile da utilizzare, non richiede competenze tecniche e ha per questo tutto il potenziale per mandare in pensione i classici plastici o rendering digitali tradizionali, poichè sia l’esperienza creativa del professionista che l’esperienza cliente che deve visionare il progetto è decisamente superiore, completa, immersiva.

Il progetto di eyecad VR è nato nel 2014, iniziato l’incubazione al Tim WCap Accelerator, è passato per Smau (il principale evento fieristico italiano dedicato al tech), Slush (una delle manifestazioni internazionali più note nel mondo startup) è entrato nel programma Microsoft Bizspark e consumato diversi passaggi diretti a validare il prodotto, per arrivare lo scorso settembre al lancio del primo prodotto.

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