Nuovo round per Wise, raccolti 15 M€ da CDP VC, Eureka!, Indaco

Pubblicato il 01 Ott 2020

“Questo è il round più consistente della nostra storia” – dice a Startupbusiness Luca Ravagnan, amministratore delegato di Wise, azienda che innova nel settore dei dispositivi medicali e delle biotecnologie e che seguiamo da molti anni (qui una intervista del 2016 in cui Luca Ravagnan racconta della sfida di fare impresa in Italia ), annunciando di avere chiuso un investimento per complessivi 15 milioni di euro.

Il deal Serie C vede coinvolti i nuovi investitori, guidati da CDP Venture Capital SGR che ha partecipato con 3,5 milioni di euro, il fondo Indaco Ventures I ed EUREKA! Venture SGR  , che hanno partecipato al round insieme ai precedenti investitori Principia SGR, New Frontier, Atlante Seed ed Atlante Ventures (fondi gestiti da Indaco Venture Partners SGR), High Tech Gründerfonds e F3F. “Dei 15 milioni totali di questo round – precisa Ravagnan – circa 7 arrivano dai nuovi investitori e 8 da quelli che già erano nella compagine”.

Luca Ravagnan, AD di Wise

Wise, che nello specifico sviluppa dispositivi medici basati su elettrodi impiantabili di ultima generazione per neuromonitoraggio, neuromodulazione e brain-machine interface, utilizzerà la gran parte del round per accelerare lo sviluppo del secondo prodotto dell’azienda, SCS EXPERT (EXpandable PERcuTaneous), un elettrodo multi-colonna a piattina impiantabile per via percutanea destinato alla stimolazione del midollo spinale (SCS). I fondi saranno utilizzati anche per il lancio sul mercato del suo primo prodotto, Wise Cortical Strip (WCS), un dispositivo medicale monouso per il monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio negli interventi chirurgici per tumori cerebrali ed epilessia, che punta a ottenere a breve la marcatura CE. “WCS è già stato sperimentato in occasioni di operazioni per l’asportazione del tumore al cervello in oltre trenta casi in Italia, Germania e Svizzera e ha permesso ai chirurghi di intervenire in modo assai preciso evitando il rischio di eventuali errori”.

SCS EXPERT consente di rivoluzionare le terapie per il dolore cronico – aggiunge Ravagnan – perché è impiantabile con operazioni mininvasive e quindi è adatto a un più ampio numero di pazienti e consente di ridurre notevolmente l’ospedalizzazione. Ora abbiamo le risorse per completare il processo di sviluppo e anche quello regolatorio, punteremo alla certificazione FDA negli USA, cosa che contiamo di ottenere entro i prossimi due anni circa”.

Il dolore cronico è una patologia che debilita fortemente i pazienti e ogni anno le terapie pesano per miliardi di euro sui bilanci dei sistemi sanitari europei e statunitensi. Circa 328 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di dolore cronico a impatto elevato, ossia un dolore che dura per tre mesi o più ed è accompagnato dalla limitazione di almeno un’attività primaria.  Fino a oggi il mercato terapeutico è stato appannaggio di farmaci di diverse classi, compresi gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli analgesici oppiacei. Tuttavia, i dubbi nei confronti dell’uso degli oppiacei che si stanno diffondendo in tutto il mondo hanno fatto crescere notevolmente l’interesse per i trattamenti alternativi, come la neuromodulazione mediante impianti per la stimolazione del midollo spinale (SCS).  Oggi il mercato della neuromodulazione ha un valore stimato di 5,8 miliardi di dollari, più della metà dei quali derivano dal settore SCS.   Gli impianti SCS bloccano i segnali del dolore prima che possano giungere al cervello attraverso l’invio di impulsi elettrici al midollo spinale per mezzo di elettrodi impiantabili. Al momento esistono due tipi di elettrodi impiantabili: gli elettrodi multi-colonna a piattina e gli elettrodi cilindrici. Gli elettrodi multi-colonna a piattina offrono risultati terapeutici complessivamente migliori, ma i prodotti attualmente disponibili possono essere inseriti solo chirurgicamente.   Grazie alla sua tecnologia SCBI, Wise è la prima azienda in grado di produrre un elettrodo multi-colonna a piattina, SCS EXPERT appunto, che può essere inserito in un catetere e impiantato per via percutanea come un elettrodo cilindrico, senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. Così, per la prima volta, il paziente avrà l’opportunità di ricevere gli elettrodi per SCS più avanzati con la procedura di impianto meno invasiva.

Oggi Wise, che ha la sua sede a Cologno Monzese occupa circa 20 persone e sta cercando nuove figure da assumere come ingegneri biomedici ed esperti di framewok regolatori per i dispositivi medicali: “abbiamo in programma di assumere 5, 6 nuove persone nei prossimi 12 mesi”, precisa l’amministratore delegato.

“Questo round di investimento in Wise rappresenta una straordinaria conferma di quanto possiamo essere bravi a valorizzare la ricerca scientifica in Italia, anche attraverso fondi di Technology Transfer come Eureka!, con il quale ci poniamo l’obiettivo di far avanzare il livello di maturità tecnologica delle migliori iniziative deeptech del Paese – dice a Startupbusiness Stefano Peroncini che è uno dei quattro fondatori del fondo di investimento Eureka! – . Il team di Wise si è distinto in questi anni per la capacità di execution rispetto ai piani iniziali e per le potenzialità della piattaforma tecnologica, grazie alla quale il primo prodotto, l’elettrodo impiantabile per il monitoraggio neurofisiologico, è vicino alla commercializzazione, e un secondo prodotto, un elettrodo impiantabile per il trattamento del dolore cronico, ancora in fase di sviluppo e dedicato a un mercato di riferimento molto più ampio da 5,8 miliardi di dollari”.

“Il solido pacchetto brevettuale di Wise e l’approccio basato sulla scienza dei materiali originariamente sviluppato all’Università di Milano si adattano perfettamente agli obiettivi di Eureka!”, aggiunge sempre per Eureka! Massimo Gentili.

Questo round di investimento si unisce al recente finanziamento della Commissione europea da 2,3 milioni di euro ottenuto da Wise nel luglio 2020 a sostegno dello sviluppo e del lancio di SCS EXPERT nell’ambito del programma EIC Accelerator di Horizon 2020.

Laura Scaramella, partner del nuovo investitore CDP Venture Capital SGR, ha dichiarato secondo quando riferisce una nota: “siamo lieti di supportare il team di WiseI in quest’importante fase di crescita. Il significativo vantaggio tecnologico di cui godono gli elettrodi medicali di Wise è già stato validato nel primo prodotto, Wise Cortical Strip. Siamo fiduciosi che sarà confermato essere una caratteristica distintiva anche di SCS EXPERT, a dimostrazione dell’enorme potenziale di Wise in termini di abilità nello sviluppare soluzioni all’avanguardia per rispondere efficacemente ad esigenze mediche non ancora soddisfatte, migliorando così la qualità della vita di milioni di persone”, mentre Paolo Siviero, a nome di Principia SGR, ha aggiunto: “dal nostro primo investimento nel 2015, Wise ha compiuto progressi significativi e siamo lieti di poter offrire ancora il nostro sostegno al lavoro dell’azienda. Riteniamo che gli elettrodi SCS EXPERT rappresenteranno un grande passo in avanti nel trattamento del dolore cronico e offriranno un’alternativa terapeutica importante per i pazienti.  L’azienda ha una strategia ben definita per la commercializzazione del suo prodotto di punta e dispone della tecnologia necessaria per creare altri prodotti innovativi”, infine Davide Turco, amministratore delegato di Indaco Venture Partners SGR, ha concluso: “i nostri fondi supportano Wise sin dalla fase seed e siamo molto lieti che, grazie ad un team e ad una tecnologia di eccellenza, la società sia stata in grado di raccogliere questo nuovo importante finanziamento da parte di investitori qualificati. Ci fa molto piacere partecipare a questo round anche con il nostro fondo più recente, Indaco Ventures I, la cui missione principale è finanziare importanti round che consentano a tecnologie qualificate di raggiungere il mercato”.

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